Angiola Maria
cuore del villaggio, condotto dallo spasso, dal non saper che fare, o dall' abitudine, fra que' meschini ragionari di grandi cose, fra quella gara di
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mondo, i giorni della creazione, quando terra e cielo forse non avevano che un nome; è il bel tempo che rinnova que' miracoli della produzione, i quali
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d'una confidente esistenza, in que' giorni fuggevoli e uguali, egli lasciava che l'anima sua errasse in balia di facili illusioni; i suoi pensieri non
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premono i comodi e la cucina; vuol mettere da parte, per que' pochi dì che le restano a campare.... e la figlia è la sua insegna! » « Oibò! oibò! cosa dite
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cuore, a riposarci in que' luoghi, dove la solitudine è piena de' nostri primi amori e di tante piccole storie da fanciulli; dove conosciamo ogni palmo
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Arnoldo e le sue sorelle occuparono que' primi giorni visitando, a parte a parte, le nostre chiese, più antiche e famose, i pochi monumenti dell'arti
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, come suole avvenire, di que' variati sollazzi che per esse avevano ancora la seducente lusinga della novità. Intanto Maria, in tutto quel tempo, e furono
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festevoli, recando ciascuna un bell' abito di velo trapunto, ch' erano destinati pel ballo del dì appresso. Corsero verso Maria, e le mostrarono que
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virtuoso. Quando ricordava que' giorni felici del passato autunno, ne' quali ancora non sapeva d'amare; quando dimenticava sè stessa, e l'assenza di
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seguiva; ma la compagna, volgendo il capo, la tradiva con risa mal represse. A ciascuna giovinetta che di là s' avviasse, bisogna pur dirlo, que' garzoni
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suo, e Vittorina non sognò neppure la causa di tutti que' guai essere l' amore; ignara, qual era ancora, che per amore si pianga e si soffra. Ma ben
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filo la sua storia, non gli facendo grazia del più minuto particolare. Colui allora, ch'era di que' tali che sanno, o credono di sapere, tutto quello
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tornerà più, a voi le mando quali esse sieno, siccome cose inspirate da que' primi pensieri che voi mi deste; facendomi vedere come si possa volgere al bene
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La fanciulla lasciò cadere una calda lagrima su que' caratteri da lei amati e venerati, i quali, mentre leggeva, le si offuscavano, le si
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compagnia, e quale piangeva, e quale si fermava in un compunto raccoglimento. Ella, attraversando que' nudi sentieri, lasciavasi dietro alcuni buoni
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una gran scampanellata destò gli echi di que' cameroni, e fece batter più forte i cuori delle nostre donne, avvertendole che il buon momento era
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compagne, i loro ghiribizzi, que' motti, que' consigli facili e maliziosi, non rispondevano al suo costume timido e dolce, alle dolenti sue ricordanze; ella
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sofferto, ho veduto piangere e soffrire que' pochi che mi amarono.... No, no! è meglio ch' io discacci questi dolorosi pensieri.... E tornava a passeggiare
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povero Michele non faceva più il viso arcigno, quando se lo chiamava innanzi per saldar i conti, o comandar il desinare. Ond' era, che que' di casa e i
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, con questo vento che taglia la faccia, e que- sta neve che seguita allegramente; brr! brr!... » « Vi ringrazio della vostra carità; » disse la fanciulla
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non sapevano spiegare a sè stessi; su que' volti foschi, e fortemente scolpiti, lo sfacciato ardimento aveva ceduto il luogo a un insolito senso di
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tutto dalle nuvole della bufera notturna, e risplendeva uno di que' dolci soli d' inverno, che consolano il cuore degli uomini e la malinconia della
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aveva compito il suo sacrifizio. Al cominciar dell'altro inverno, que' fatali indizii d'una lenta consunzione, sopita per poco tempo ma non vinta
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della vallata, fra que' sassi del tempo del diluvio, non ci stanno che un cinquanta povere e disperse tettoje, aperte al sole e alla neve, come Dio vuole
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notturna, se non il lontano romoreggiar del vento fra le cime de' pini e degli annosi castagni: talchè mi pareva d'attraversare uno di que' paesi adombrati
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d'alleggerirgli un poco la coscienza di que' vecchi segreti che certamente gli dovevano pesare. Il montanaro, vedendo ch' io me ne stava imperterrito senza più
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una lacuna, e pareva che fosse stato per parecchi mesi interrotto. A quel tempo, forse, si riportano i pochi brani delle lettere che trovai fra que
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potesse abbandonar que' luoghi, e toglierle la cara speranza, da lei pur nutrita, di riconciliarlo col padre, le angustiava i pensieri. Alla proposta
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due lunghe ore, allorchè, rientrando nel salottino con que' pochi fogli, che, per dir vero, senza soverchio scrupolo m' intascai, lo vidi risvegliarsi
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imparò a legger que' libri che sono l'amore delle tenere menti, appena s'aprono facili agli accorti consigli del senno; e di que'libri, una Storia
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per annodare più forte que' legami d'amore che la morte aveva rallentato. Finito il piccolo desinare, che in quel dì non fu condito nè da fame nè da
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seduto sulla rovina d'un di que' rozzi ponti che attraversano i torrentelli lungo le rive, levossi d'improvviso, e chiuso un libro che stava leggendo
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mai messo piede, fuori delle sue figliuole e d' un antico famigliare, favorito del padrone, come lo sono più o manco que' vecchi che contano i lor
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' erano raccontati a vicenda que' riposti segreti che apprezza e serba la sola amicizia. Intanto Arnoldo tenne gran ventura che il vicecurato, per alcune
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sentiva più forti que' nobili affetti di che suo fratello gli ragionava sempre con tanto ardore. Arnoldo aveva egli potuto leggere nel cuor di Maria?... O
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confidenti gioie d'allora. Foste voi che, a' que' dì, io ascoltava ripetermi:
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