Andrea Chénier
In provincia; – nel castello della signoria dei Conti di Coigny. Il giardino d’inverno. La gran serra: imitazione pretenziosa di quella di Casa d
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La Sezione prima del Tribunale Rivoluzionario (Comitato di Salute pubblica). – Vasto stanzone a piano terreno ridotto per una metà (quella di
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(Chénier pallidissimo guarda quella fanciulla e stendendo la mano verso di lei la costringe a ascoltarlo.)
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E Robespierre lo sa quanto loro, ed è per questo che egli sa essere solo in quella folla.
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(Da quella folla molti accorrono a lei commossi, e la vecchia Madelon, così come prima se ne è venuta, si allontana lentamente, calma e fiera.)
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(Ad un tratto, una donna scarmigliata appare correndo dalla via opposta a quella per la quale si è allora appena allontanato l’Incredibile. È
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(Andrea Chénier esce dal bujo corridojo. Egli al fioco lume della lampada ravvisa nella visitatrice Maddalena. Il silenzio cupo di quella prigione
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scortata dai gendarmi a cavallo rimane avvolta da quella luce calda di primo mattino.)
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(Allora da quella folla dorata erompe un urlo di sdegno. Fléville si scusa colla Contessa. – L’Abatino è rosso e si agita a gran gesti, furibondo
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viene steso Gérard e portato a spalle. Intorno al corpo grondante sangue si affolla quella tumultuosa folla, alla strana luce sanguigna delle torcie
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(Gérard, che è rimasto come impietrito a quella condanna, si scuote. – Vede Maddalena che lo implora cogli occhi, ed egli corre a lei per condurla a
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. Chénier rimane, in quella folla, solo, col pensiero lontano, come se tutto quell’apparato di tribunale, di giustizia, di soldati, di pubblico non lo