Andrea Chénier
Nella prigione di San Lazzaro, sbigottiti, in silenzio, stanno i prigionieri, e in mezzo a loro quell’uomo della Rivoluzione che piange tenendo
Andrea Chénier
Gérard gli consegna altre carte e con esse la nota degli accusati che appariranno fra poco avanti a quel tribunale, nota nella quale Gérard ha già
Andrea Chénier
(Andrea Chénier esce dal bujo corridojo. Egli al fioco lume della lampada ravvisa nella visitatrice Maddalena. Il silenzio cupo di quella prigione
Andrea Chénier
! – Gérard le ha sentite – egli – gigante – con un gesto accenna d’onde avvicinandosi viene la vera voce della patria e grida – tutta la sua anima nella
Andrea Chénier
lontanissima, nella notte.)
Andrea Chénier
, impegnata nella sua formidabile guerra contro l’Europa coalizzata, chiede oro e soldati.
Andrea Chénier
carte senza guardare alcuno, in mezzo ad un profondo silenzio, e va a sedere al suo posto senza saluti, e, appena seduto, si sprofonda nella esamina
Andrea Chénier
, urlante nella notte resa più sinistra da lividi lampi che solcano un cielo nero e minaccioso:)
Andrea Chénier
Costituzione e il mento immerso nella immensa cravatta, che non lascia mai di osservare attentamente ogni sguardo, gesto e parola. Presso all’altare