Andrea Chénier
(L’Incredibile cautamente si porta più vicino ai due, nascondendosi dietro un albero.)
Andrea Chénier
Il piccolo ometto apre la piccola porta d’angolo e vi entra richiudendosela dietro.)
Andrea Chénier
(La carretta s’avvia. I gendarmi a cavallo le fanno largo. E il portone le si richiude dietro.
Andrea Chénier
Dalle finestrate e dall’arco, dietro, l’immenso sfondo di una larga strada veduta di scorcio e che si perde entro a fitte case.
Andrea Chénier
(Chénier si porta sotto alla gran lanterna appena accesa e vi legge declamando i versi appena scritti. Roucher dietro alle sue spalle ne segue cogli
Andrea Chénier
(E Maddalena prende il braccio di Chénier. – Ma appena Chénier e Maddalena hanno fatto pochi passi, ecco dietro il Caffè Hottot correre verso di loro
Andrea Chénier
innanzi alcuni fogli scritti e, come è venuto, muto e impassibile ritorna al suo stanzino richiudendone ancora dietro a sé la porta.)
Andrea Chénier
orecchi nel terrore di udire il suo nome, si impicciolisce e raggomitolata dietro la gradinata vi si nasconde.)
Andrea Chénier
(Dietro le cancellate sonnecchiano i soldati. Lontano, in quel silenzio, per le vie deserte o percorse da pattuglie di municipali e di guardie
Andrea Chénier
pubbliche offerte. Dietro la tavola un gran drappo tricolore steso su due picche portante scritto: «Cittadini! la patria è in pericolo!» La patria
Andrea Chénier
, naturalmente, è Orazio Coclite, cittadino benemerito. – Dietro la tavola quattro soldati della Guardia Nazionale, un sergente e un uffiziale. – Ritto
Andrea Chénier
, compongono graziosissimi gruppi a gesti, a movenze, a pose svenevoli ed affettate. – Intanto le dame guardano sedute, mentre, dietro, in piedi, alla sedia di