Andrea Chénier
(Ma lontane grida annunciano l’avvicinarsi delle visite. Ma ecco la Contessa che rientra.)
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Il cortile delle prigioni di San Lazzaro (ex convento di San Vincenzo di Paola ridotto a carcere).
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(A un tratto dalle stanze superiori e contigue si sente il rumore dei fucili e delle sciabole dei gendarmi)
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(Già si anima tutto il castello. – I valletti corrono animatamente in su ed in giù apparecchiando le torcie nell’attesa delle slitte.)
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cadenzato delle pattuglie in diverse direzioni completa il terrore. Sì: è proprio la Parigi del Terrore.
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(Ma dal ponte Peronnet e dai due sbocchi dell’ex Cours-la-Reine, pei giardini delle Tuileries, si rovesciano, urlando a squarciagola, agitandoli alto
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pel Cours-la-Reine i rappresentanti della Nazione, che, ecco, attraverso ai giardini delle Tuileries, apparire una vivacissima e gaja schiera di
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delle sue carte, gli atti di accusa, prendendo rapidamente alcune note.)
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viene steso Gérard e portato a spalle. Intorno al corpo grondante sangue si affolla quella tumultuosa folla, alla strana luce sanguigna delle torcie
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appare qualche volta al faccia pallida di Gérard come una minaccia. – Il susurro dei violini, le pose delle pastorelle fanno andare in solluchero i