Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
impedire che questo accadesse, gli chiese il permesso di cingerla lui per primo. - Cingila pure, - gli risponde il Reuccio. La cinse e gli stava a
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
simpatia in chiunque. Per questo e per il suo grado e le sue ricchezze Costanza lo invidiava, ora che non poteva più invidiare la sorella, e si disperava
Pagina 119
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
che proteggesti visibilmente l'impresa dell'avo mio e lo aiutasti a liberare l'isola di Sicilia dai Saraceni infedeli, da questo tempio da cui tu lo
Pagina 141
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
non ci sia qualche bella ragazza. - Ora lasciamo questo cameriere e pigliamo il Re. Bisogna sapere che il Re aveva la mania dell' acqua e non
Pagina 159
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
casa. - E perché sei rinchiusa ? - Perché mia madre e le mie sorelle sono andate alla messa, ma io, dovendo terminare questo filato, che non ho potuto
Pagina 181
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
neppure amici perché era tanto brutto che gli dispiaceva di farsi vedere. Questo Principe dunque non sapeva a chi lasciare i suoi feudi e per questo, quando
Pagina 205
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
dorsale rotta, questo te la guarirebbe. - E nel dir così cavò di sotto l'ala sinistra un barattolino piccino piccino e le altre civette fecero lo
Pagina 23
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
, Mariuccia rispondeva : - Non fa per me ! - e con questo lo saldava. Il padre, dopo essersi sentito rispondere : " Non fa per me ! " due o tre volte
Pagina 52
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
dice : - Buon uomo, a vostra figlia che piange per me datele questo fazzoletto. Potrà asciugarsi le lacrime per un anno! - Figuriamoci il padre con
Pagina 82
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
andarci ? - A questo ci penso io, - disse il Duca. - Io ho un porco fatato, che vola per l'aria come un'aquila. Stasera tu Io monti, chiudi gli occhi
Pagina 97