Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
rimpetto e tutte e due sotto il baldacchino con la corona, e più giù siedono i grandi del Regno, le dame di Corte e, prima fra queste, la madre del
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fratello esclamò : - Lui tutto e io niente ! - Non appena ebbe pronunziato queste parole, vide un uccello nero posarsi su un ramo vicino e sentì una voce
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messo a Palermo con l'ordine deviargli cento mule, e quando queste giunsero le fece caricare di monete ; poi, lasciati alcuni cavalieri a guardia del
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bavose che le pendevano sul mento fuggente, che riposava su tre pappagorgie, una più cascante dell'altra. Un giorno una di queste vecchie buttò una
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vestiti non dovete giudicarmi. - A queste parole, dette con tanta sicurezza, il negoziante non seppe che rispondere e credette che Maricchia fosse
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del figliuolo ! - Queste stesse parole il Principino se l'era sentite dire tante volte, ma non ci s'era potuto assuefare e gli facevano sempre una
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. - Non aveva terminato di pronunziare queste parole, che la sua camera s'illuminò come di giorno e dal finestrone aperto entrarono sette civette con gran
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degli eredi ai quali lasciare le mie ricchezze. - Mariuccia a queste parole capì che la scelta doveva farla in ogni modo, ma più pensava ai pretendenti e
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una figlia tanto buona e tanto bella che sempre piange per Vostra Maestà. - Nel sentire queste parole, il Re dette una guardataccia tale al mercante
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