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Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città  di Sicilia

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Perodi, Emma 9 occorrenze

Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città  di Sicilia

la Principessa fa anche un maschio. Al figlio della Regina, battezzato con gran pompa, fu messo nome Giuseppe, a quello della Principessa, Gaetano. La

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misero a magnificare in arabo, in greco e in latino i pregi del cavallo. Roberto, appena vide il bellissimo animale, guardò con disprezzo quello che

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, così cambiò tutto quello che aveva addosso : il vestito si convertì in un abito sontuoso di broccato, i pendenti falsi in orecchini di diamanti, il

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: - Ora, al primo che passa, chiedo il favore di raccogliermi il fuso, e se lo fa, quello sarà lo sposo mio.- Di lì a un momento passò un bellissimo e

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cenno al marito, che subito andò a prendere un boccale di vino di quello buono, ella fece le frittelle e mangiarono e bevvero allegramente. Ma aspetta

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fasciata per paura dei malanni. Però s'accorsero che tutti accennavano al terrazzino di Ruggiero e su quello tenevano fissi gli occhi. - Che gli sarà

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palazzo, il primo, il dieci e il venti del mese entrante. Io mi travestirò da paggio, li osserverò bene come si comportano a tavola e poi sceglierò quello

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, quello di broccato verde mare per la seconda, ma prima di andare dal Re ci pensa un pezzo, perché non sapeva come il Re avrebbe presa l'ambasciata

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palazzo del Duca era più bello e più vasto di quello del suo Sovrano e cognato. Basti dire che nel cortile del palazzo c'era un giardino grandissimo

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