Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
stata per me una seconda madre affettuosa. Fratello, - aggiungeva, baciando le labbra insensibili della statua - fratello mio, ora sento quanto mi eri
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nome Costanza, ed era gobba, dispettosa, invidiosa e perfida quanto mai. Maria, quando ebbe diciotto anni, entrò in un convento, e pur amando
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della successione al trono, quanto di quella della cattedrale. Mancava poco che fosse ultimata quando il Re, che era nel fiore degli anni, ammalò di
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corse a casa col sacchetto. Dalla felicità, neppur s' accorgeva quanto pesasse. - Figliole mie, - disse, giungendo a casa - ci capita una gran fortuna
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nel mio Regno mi contano quanto Pulcinella ? - II fabbro, nel vederlo così infuriato, credeva che se la sarebbe presa anche con lui e l'avrebbe
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nipote di una vecchia, gobba anche lei. Nonna, figlia e nipote erano poveri quanto mai, ma facevan di tutto per non apparire tali, e quando uscivano
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figlia, e di lì a poco russavano, facendo rumore quanto due tromboni sonati con tutta forza. Uno dei medici sentenziò che la troppa gioia aveva sconvolto
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piano piano ne unse tutto il viso al Reuccio, ma per quanto facesse con tutta delicatezza, egli sempre urlava e smaniava. Però di lì a un momento tutti i
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