Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
per la tavola reale, metà al Principe per la tavola principesca. Un giorno però i due amici s'internarono in un bosco, scappucciarono i falchi e gli
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una buona mancia. - E lo pagò in tante monete d'oro. Dopo averle riposte a chiave in un cassetto, il barbiere disse : - Siate forte però e sedete qua
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che le cose lunghe diventan serpi. Lasciamo passar l' Avvento e Carnevale e subito facciamo le nozze. - Bene, bene ! - dissero tutti. Maricchia però
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lacchezzo d'un buon salario, a divezzare il suo e a prendere ad allattare il piccino che le aveva portato, senza però dirle chi fosse. Per qualche mese
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erano vestiti civilmente. Però non si levavano mai la fame ed erano tutti e tre secchi allampanati e gialli come poponi. Nel vicinato la nonna era
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già da lungi il forte profumo, cercò un pretesto per non entrarvi, ma il Reuccio disse voglio, e il cameriere dovette obbedire. Però non v'era appena
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sudditi di suo padre coloro sui quali un giorno doveva regnare ? però era tanto il desiderio che aveva di vedere i vicino l'originale del magnifico
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