Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
tesoriere di suo padre e del nonno suo. - Ben-Hamil, - gli disse il Principe - quando il Re nostro ordinò la consegna di tutte le monete di bronzo
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il quale aveva dormito, credette riconoscerlo alla penna d' airone conficcata nel terreno, e lì ordinò che fosse scavato il suolo. Scava scava non fu
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vedremo ! Domani quella ragazza ha da esser qui a tutti i costi, così ordino, e così voglio! - Quando il Re ordinava e il Re voleva, bisognava obbedire
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il matrimonio, anzi ordinò al figlio di prepararsi a partire per Palermo ove aveva un vecchio zio, e gli promise che la moglie l'avrebbe trovata più
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drizzandosi - così vendete la giustizia ? Ordino e comando che subito questi cinque furfanti siano legati alle code dei cavalli e trascinati per la
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di lì a un momento gli spasimi del martoriato erano cessati come per incanto. - Tastati il viso, - gli ordinò la civetta. Ruggiero allungò la mano e
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piccino. Il serpente le ordinò di salire la gradinata, di entrare nel palazzo, e sempre sibilando, sempre fissandola con gli occhi che schizzavano
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timbro d'argento. Comparve un cameriere, e il Re gli ordinò di portargli tre canne di corda ben solida. Quando gli fu recata, la porse al mercante perché
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' argento. Subito comparve un bei Paggio al quale ella ordinò di chiamare il maggiordomo. Il maggiordomo comparve, e benché fosse un tantino troppo
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