Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
Principino solo pareva un cadavere tanto tremava notte e giorno per l'amico. S'era fatto fare una gran mazza di piombo e prima del banchetto nuziale si
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torcia si spense e il Duca rimase al buio nella cappella mortuaria, col teschio del padre fra le mani. E allora solo sentì l'orrore di quella notte
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d'infelici che, giorno e notte, maledicono la cupidigia del padre mio. Signora del Ciclo, consolatrice degli afflitti, esaudiscimi, ed io farò
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bella. Qui troverai il danaro per le spese necessarie. " Donna Peppa quella notte non chiuse occhio, e, volta di qua, volta di là, non pensava altro che a
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aveva sempre la precauzione di chiudere a chiave le figlie, che stavano a lavorare notte e giorno. Una domenica Maricchia, che era la più bella delle
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nuovo. E tutto perché ? Per quel processo che non finiva mai. Una notte il Principino non poteva dormire, agitato da mille pensieri, uno più doloroso
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se non lo sapesse : - E che cosa predissero ? - Allora la nonna o la madre gli rispondevano invariabilmente: - Che una notte, quando l'avessero stimato
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, corrono ad aprire ed al Principe, che entra seguito dai medici, assicurano : - La Principessina non s'è mai risentita in tutta la notte. Un sonno più
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giorno pianse tanto, che ogni giorno bagnava il fazzoletto grande come un lenzuolo per asciugarsi le lacrime e tante volte il vento della notte non
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d'aver diritto di vendicarmi. - Fa' quel che vuoi, - rispose lo zio, che non voleva, dopo quel che era successo, contraddire il nipote. Quando è notte
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