Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
educati e riveriti come due principi reali. Se il Principe reale aveva un cavallino, ne aveva uno pure il figlio della dama di Corte; se uno aveva un
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
gran califfo d'Egitto. Non se ne domanda che uno scudo d'oro in moneta sonante. Chi lo vuol comprare? In tutto il Regno del signor nostro Guglielmo e
Pagina 119
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
dar pane agli affamati. Ma non vi andava con seguito di cavalieri, ne di falconieri e di cani, come gli altri re, gibbone con pochi fidi, per
Pagina 141
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
, non giovandosi che le vecchie lavassero la sua biancheria, gliela stirassero, nè gli spolverassero i vestiti. Una volta ne mandò via una sui due piedi
Pagina 159
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
. Una di quelle ragazze si chiamava Caterina, l'altra Vituccia, la terza Rosa e la quarta Maricchia, e tutte campavano col loro lavoro e se ne stavano da
Pagina 181
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
Al tempo dei tempi viveva a Palermo nel suo palazzo un Principe che non aveva nè padre, nè madre, nè fratelli, nè sorelle, nè zii, nè cugini e
Pagina 205
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
baffi ed era tutto pelato, gli si poteva dare tanto diciotto quanto cinquant'anni. Quanti ne avesse davvero lo sapevano soltanto la nonna e la madre
Pagina 23
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
padre - a quest'altro banchetto guardali meglio, e uno ne troverai. - Venne il dieci del mese, fu preparato l'altro banchetto e Mariuccia, travestita da
Pagina 52
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
mostrarmi ? - Maestà, non ne ho, ma ho una figlia a casa, tanto buona e tanto bella che si strozza per Vostra Maestà. - Sì ? - disse il Re,e battè su un
Pagina 82
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
ebbe a cena il posto d' onore accanto alla giovane padrona di casa, che pareva non avesse ne padre ne madre, ne zii ne zie, ne sorelle ne fratelli
Pagina 97