Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
bene. - Ma lo sapete quel che vi dico ? Quel giovinetto lì che dorme così tranquillamente è il Reuccio, e il Reuccio deve morire. - E perché? - Perché
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il suo corpo fosse squartato. Il Duca, prima di morire, chiese al Re la grazia che s'interrogasse i servi che lo avevano accompagnato al castello e
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morire senza vederlo compiuto. Annesso alla cattedrale costruì un convento, vi fece venire i Benedettini di Cava, e sopra il trono reale, nell'interno
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vide, si sentì morire e sospirando disse : - Via, andiamo!!! - Scendono le scale, escono e salgono nella carrozza che aveva portato il cameriere e i
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si sentì morire. Egli non voleva dire che i quattrini a donna Paola glieli aveva dati lui, e a Maricchia non voleva rinunziare. - Perché prestate
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morire, morì egli pure. Che fa allora l'abate che sapeva tutti i fatti di famiglia ? Licenzia la balia del Principino orfano col pretesto che aveva poco
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, che non glielo avevano voluto dire mai. Però gli ripetevano sempre : - Ruggiero, prima di morire ti capiterà una gran fortuna. Lo predissero le sette
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giovane, - rispose il Re. - No, padre ; giurerei che è donna : Manuccia lunga, mano gentile, Faccia di donna che mi fa morire. - E si mise a piangere. Il
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la desse alla figlia. Il pover uomo si sentì morire dalla vergogna. Torna a Messina, e appena a casa, chiama la figlia minore e le dice : - Vedi a
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Vossignoria sta per morire svenato. - È dunque il Reuccio che muore per le ferite dei pezzetti di cristallo ! - esclamò la ragazza. - Ingegnatemi come debbo
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