Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
il Reuccio, preso dal sonno, si coricò ai piedi del suo cavallo e s’addormentò profondamente, mentre il Principino vegliava su lui. A un tratto
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che egli avesse tutto e lei niente. Un giorno, mentre era ritta davanti alla vasca di marmo bianco e di squisita fattura che ornava il giardino, le
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inutilmente già da cinque mesi per mare e per terra. Mentre procedeva pensoso con le redini abbandonate sul collo del cavallo, esce da un tugurio una vecchia
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catinella d'acqua dal terrazzino che guardava su un vicolo, e l'acqua, cadendo dall'alto, fece la schiuma. In quel mentre venne a passare il cameriere del
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filare, e intanto, affacciata alla finestra, guardava la$0184$ gente che passava per divagarsi. Mentre non passava nessuno le cadde il fuso ed ella pensò
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di dar latte a ufo, divezzò il bimbo e lo tirò su con un po' di pappa, mentre prima tutte le premure erano per lui. Il mugnaio, vedendo passare i
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dire, mentre le altre agitavano le ali per fargli vento : - Perché credi di aver la bocca ? - Per parlare e mangiare. - Allora perché non te ne sei
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inghiottisce i polli ; quello non è un cristiano, ma un animale ! - Mentre piangeva così, si rammentò del cavallino sauro al quale tutti i giorni
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! Per fortuna il tempo era coperto, ma se mentre s'inalzava al disopra della capitale del Regno, la luna fosse comparsa che cosa avrebbero detto mai i
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