Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
bene. - Ma lo sapete quel che vi dico ? Quel giovinetto lì che dorme così tranquillamente è il Reuccio, e il Reuccio deve morire. - E perché? - Perché
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simpatia in chiunque. Per questo e per il suo grado e le sue ricchezze Costanza lo invidiava, ora che non poteva più invidiare la sorella, e si disperava
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ritirò tutta la moneta sonante e dette invece moneta di cuoio con la sua effigie. - Lo sdegno animò il volto del giovinetto Re. - Vecchia tentatrice
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vecchie orrende, si sgomentò tutto, ma pensò : - Col Re non si scherza, e se lo faccio aspettare e non gli porto nessuno, sale in furia e mi manda certo
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: - Ora, al primo che passa, chiedo il favore di raccogliermi il fuso, e se lo fa, quello sarà lo sposo mio.- Di lì a un momento passò un bellissimo e
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di dar latte a ufo, divezzò il bimbo e lo tirò su con un po' di pappa, mentre prima tutte le premure erano per lui. Il mugnaio, vedendo passare i
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baffi ed era tutto pelato, gli si poteva dare tanto diciotto quanto cinquant'anni. Quanti ne avesse davvero lo sapevano soltanto la nonna e la madre
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, Mariuccia rispondeva : - Non fa per me ! - e con questo lo saldava. Il padre, dopo essersi sentito rispondere : " Non fa per me ! " due o tre volte
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preziose, lo fa passare e gli domanda con alterigia : - Avete qualche cosa di bello da mostrarmi ? - No, Maestà, non ho nulla , ma in patria ho lasciato
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chi ha mai servito di modello a questa tela ? - Lo zio storse la bocca nel vederlo così estasiato davanti al quadro e lo chiamò per fargliene osservare
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