Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
Principessa, appena seppe che al Re era nato l'erede del trono, mandò il marito a dire alla Regina che le concedesse il favore di permetterle che
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buscarsi un marito che la conducesse alla Corte e le desse un gran nóme e molte ricchezze, poiché per le leggi di quel tempo tutti i beni della famiglia
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Buono, anche per distinguerlo dal padre suo Guglielmo detto il Malo per le sue scelleraggini. Guglielmo II era buono con tutti : coi Cristiani come coi
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bavose che le pendevano sul mento fuggente, che riposava su tre pappagorgie, una più cascante dell'altra. Un giorno una di queste vecchie buttò una
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aveva sempre la precauzione di chiudere a chiave le figlie, che stavano a lavorare notte e giorno. Una domenica Maricchia, che era la più bella delle
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affidati a un precettore che era sempre abate. Quest'abate conosceva tutte le faccende della famiglia, sapeva che il Principe non aveva nessun parente e
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, che non glielo avevano voluto dire mai. Però gli ripetevano sempre : - Ruggiero, prima di morire ti capiterà una gran fortuna. Lo predissero le sette
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voleva più bene che alla pupilla degli occhi suoi e si disperava perché lei non voleva marito. Ogni volta che le presentava un giovane che voleva sposarla
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Al tempo dei tempi, viveva a Messina un mercante che aveva tre figlie tutte belle e buone. Un giorno il mercante chiama le figlie e dice loro
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altri ; ma il Reuccio non gli dava ascolto e restava lì ad ammirare le bellezze della fanciulla che rappresentava. Nel vedere che tutte le chiamate
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