Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
cingerla cadrà morto. E chi lo sa e lo narrerà Tutto di marmo diventerà. - Peccato che debba morire ! È tanto giovane ! E rimedio non c'è ? - No
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
di Maometto, a prendere Roberto. Quando il giovane fu al cospetto del Re, questi gli disse : - Come, non tremi per il tuo crimine, sciagurato Duca
Pagina 119
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
faccende. Dunque il Re cercava sempre donne di servizio e ogni tanto domandava ai suoi camerieri : Dite, ce l'avreste una ragazza giovane, sana e
Pagina 159
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
giovane Cavaliere, e Maricchia dentro di sé disse : - O corte o morte ! - Poi rivolta al Cavaliere : - Signor Cavaliere, per favore, mi vuol
Pagina 181
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
raccolto povero, estenuato dalla fame e che per lui ha fatto tanto ; madre mia, aiutami ! - II giovane Principe, dopo questa invocazione, sentì una manina
Pagina 205
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
sette Fate parevano ammattite e non si fermavano. A un tratto però il giovane cadde in terra. Allora tutte lo circondarono e tutte si tolsero la
Pagina 23
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
voleva più bene che alla pupilla degli occhi suoi e si disperava perché lei non voleva marito. Ogni volta che le presentava un giovane che voleva sposarla
Pagina 52
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
squillante accolse il giovane Principe, una risata che mise in mostra i denti bianchi di lei, che non apparivano nel quadro, e la fece comparire anche più
Pagina 97