Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
. - E così fece da quel giorno la perfida Costanza e se una volta non lo faceva o perché non udisse il Muezzin, o perché fosse in compagnia di gente, era
Pagina 119
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
scorgono, chiedendo pane ? Non vedi quanta gente muore, chiedendo per pietà pane, pane? È chiuso il tuo cuore alla pietà? Guarda là quel gruppo di
Pagina 141
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
Re, il quale, vedendo la schiuma, si figurò che fosse acqua saponata e pensò : - Guarda guarda, in questa casa ci deve stare gente pulita e chi sa che
Pagina 159
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
filare, e intanto, affacciata alla finestra, guardava la$0184$ gente che passava per divagarsi. Mentre non passava nessuno le cadde il fuso ed ella pensò
Pagina 181
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
dell'altro. A un tratto esclamò : - Madre mia, aiutami tu, non permettere che il tuo figlio non possa sdebitarsi con questa brava gente che lo ha
Pagina 205
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
formicolavano di gente che andava in processione, portando immagini, ceri accesi e cantando preci, così che ci si vedeva come di giorno. Ruggiero guardava
Pagina 23
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
. Volevo domandare alla gente di questo palazzo se era possibile avere un'altra cavalcatura. - In questo palazzo ci sto io solo, - disse il serpente - ma
Pagina 52
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
, cessò l'inganno e incominciò a mandar gente da Rosetta a pregarla di non disprezzarlo. Prima le mandò il gran cancelliere, e Rosetta gli disse
Pagina 82
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
ragazza e passarono in una sala già affollata di gente, e quel che colpì il Principe si fu che tutte le signore erano belle quasi come la bella
Pagina 97