Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
la Principessa fa anche un maschio. Al figlio della Regina, battezzato con gran pompa, fu messo nome Giuseppe, a quello della Principessa, Gaetano. La
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oltre l'animale per offrirlo in vendita. Non appena il duca Roberto fu nel palazzo, fece chiamare il suo tesoriere Ben-Hamil, il Saraceno che era stato
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il quale aveva dormito, credette riconoscerlo alla penna d' airone conficcata nel terreno, e lì ordinò che fosse scavato il suolo. Scava scava non fu
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! Turù ! Oh! quant'è bella la gioventù ! - Quando fu vicina la mezzanotte si rinvoltò in une scialle e pian piano s'avviò al Palazzo Reale e si mise
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si mise a saltare e a ballare ripetendo : - La sorte l'ho avuta! La sorte l'ho avuta!- Quando si fu un po' calmata, disse alla madre : - Ora, madre
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Principessa, quando fu il momento, fece un maschio, ma ella, poveretta, soffrì tanto che di lì a tre giorni morì. Il Principe, dal dolore di vederla
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! - E arzillo saltò dal letto e fu lui che propose : - Facciamo nel cortile la festa di ballo ? - Facciamola ! - gridò la civetta, e dal finestrone
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padre - a quest'altro banchetto guardali meglio, e uno ne troverai. - Venne il dieci del mese, fu preparato l'altro banchetto e Mariuccia, travestita da
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che cuore s' imbarcasse e tornasse in patria ! Appena la nave fu in vista, tutte e tre le figlie furono prese da una grande smania per sapere se il
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, cioè chi era come si chiamava e dove si trovavano. A un certo punto fu annunziato che la cena era pronta, ed allora il Reuccio offrì la mano alla bella
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