Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
faceva l'altro, erano davvero due corpi in un'anima sola e fra tutti e due non avevano che una volontà. All'età di sedici anni il Reuccio ebbe
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le ricchezze di mio fratello. - Quelle sì, e se le vuoi le avrai fra pochissimo tempo perché tuo fratello morrà. Ma tu, da oggi in poi, sera e mattina
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andò a bussare all'uscio delle due sorelle. - Chi è ? - domanda donna Peppa fra il sonno, con una vociaccia più brutta di lei. Il cameriere, nel
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sarebbe a dire? - Deve sapere, signor Cavaliere, che faccio una gran vitaccia ; se voglio mangiare debbo lavorare giorno e notte. Ora ho detto fra me
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gran pena. Zitto zitto se ne andò a piangere nello stanzino buio e fra le lacrime diceva : - È mai possibile che il mio babbo e la mia mamma non si
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petto, delle calze di seta color perla, un tocco nero con penne bianche, un mantello di velluto nero, e dopo aver cinto la più ricca fra le sue spade
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. C'erano fra quelli molti principi, baroni e conti ricchissimi, molti cavalieri valorosi e anche molti giovani che non avevano un soldo e neppure
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. La ragazza parte, giunge alla capitale, cerca il cugino e gli narra tutto. Alla fine gli dice che vuole essere messa fra le schiave che erano offerte
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quadro, che si fece animo e disse fra sè e sé : - Per l'appunto deve comparire la luna in quel momento ? Non lo credo, perché il cielo è tutto bigio
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