Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
è stato calunniato. Mi ha amato teneramente e lo hanno accusato di volermi uccidere. Sventurata Principessa che ha perduto il figlio, ella che era
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altro che perdere il fratello, si sarebbe disfatta di tutti i suoi monili, che pur le erano così cari, per procurargli quello scudo. Ella attese in
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biancheria ? Andatevene ! Io voglio donna Tura. - La vecchia ebbe un bel dirgli che donna Tura era lei ; il Re la fece cacciare dalle guardie, ed ella
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filare, e intanto, affacciata alla finestra, guardava la$0184$ gente che passava per divagarsi. Mentre non passava nessuno le cadde il fuso ed ella pensò
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Principessa, quando fu il momento, fece un maschio, ma ella, poveretta, soffrì tanto che di lì a tre giorni morì. Il Principe, dal dolore di vederla
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quella delle Fate che gli era davanti. A queste parole ella si stese per terra, le braccia le si tramutarono a un tratto in ali enormi, la sottana formò
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il cavallino rifiutò la limpida acqua che Mariuccia gli offriva, come aveva rifiutato l'orzo. Allora ella gli alzò la testa per guardarlo bene e
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, il gran siniscalco, e a tutti ella diceva che il Re poteva far miracoli ma per lei era come se non esistesse. Finalmente un giorno il Re scese dalla
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' argento. Subito comparve un bei Paggio al quale ella ordinò di chiamare il maggiordomo. Il maggiordomo comparve, e benché fosse un tantino troppo
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