Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
conveniente che tu dia del tu al Reuccio, perché egli è figlio di un Re di corona e tu sei figlio soltanto di un Principe, dunque non siete eguali e non
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che egli avesse tutto e lei niente. Un giorno, mentre era ritta davanti alla vasca di marmo bianco e di squisita fattura che ornava il giardino, le
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, - egli rispose - io sono cristiano come i miei avi, e non adorerò mai altro Dio che il Dio vero, grande, onnipotente, il Figliuol suo divino, la Beata
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. Egli dette un altro colpo di rasoio più giù, e la vecchia strillò più che mai. - Ahi! Ahi! Ahi ! - Smetto ? - domandò il barbiere. - No, no
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si sentì morire. Egli non voleva dire che i quattrini a donna Paola glieli aveva dati lui, e a Maricchia non voleva rinunziare. - Perché prestate
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morire, morì egli pure. Che fa allora l'abate che sapeva tutti i fatti di famiglia ? Licenzia la balia del Principino orfano col pretesto che aveva poco
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, principesse, duchesse, marchese, contesse e baronesse, ma egli passava quasi senza vederle, finché i suoi occhi non furono attratti dalla figlia del
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figlio. Egli se ne stava sempre rinchiuso nella sua camera e non parlava se non coi messi che tornavano dall'aver cercato la Reginuzza e il bambino
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s'ammazzi pure! - E gli porge il coltello. Dopo questa prova, il Re si convinse che Rosetta era proprio la figlia del mercante che egli aveva tanto
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ragazza e tutti gli uomini erano pure bellissimi. Egli si guardò in uno specchio e al confronto degli altri gli pareva dessero un vero mostro. Il Reuccio
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