Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
: Altezza reale qua, Altezza reale là, Altezza reale su, Altezza reale giù. - Sei ammattito ? - gli domandò il Reuccio, sentendolo parlare a quel modo
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Costanza, era tutto taciturno e pensieroso e respingeva il cibo. - Che cosa ti tiene in angustia, fratel mio? - gli domandò la gobba. - La mia miseria
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andare ad aprirgli. Risalì col cameriere e questi si guardò intorno e domandò : - Che siete sola ? O le altre dove sono ? - Ma si può sapere chi
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Vincenza, che gli andò incontro per le scale, gli disse con fìnta compassione : - Poveretta ! Che fine ha fatta ! - Chi ? - domandò il giovane turbato
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confidenza che aveva con lui, il fabbro una volta gli domandò : - Ma insomma, si può saper di chi sei figlio e come si chiamano i tuoi genitori ? - Non li
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schiena del gobbetto. - Ti duole più ? - gli domandò a operazione finita. - No, il dolore è calmato ; ma prima che possa dirmi guarito!... - Guarito
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, finalmente domandò alla figlia : - Ma si può sapere chi farebbe per te ? - È inutile, vedendo un giovane così per un momento, non posso osservarlo
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casa, e la maggiore delle figlie gli corse incontro e gli domandò : - Signor padre, me l'avete portato il vestito di broccato color di rosa ? - Eccotelo
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: - domandò la bella ragazza. - Chi vi guari, chi vi rese la vita ? - Risponde il Reuccio : - Un medico forestiero, venuto non si sa di dove e
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