Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
, il Principino divenne di marmo dai piedi fino alle ginocchia. Il Reuccio sentendo quel che diceva Gaetanino e vedendo che era divenuto davvero di
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che diceva : - Se vuoi qualche cosa hai da comprare! Se vuoi qualche cosa hai da comprare! - E con che devo comprare questo qualche cosa, se tutto è
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angustie del mio popolo Questa volta il Re non cadde nel sonno dopo la fervida invocazione, ma desto udì la voce dolcissima che gli diceva : - Vicino
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e più secca dalla grande invidia che la rodeva. - Come, siamo cresciute insieme, siamo invecchiate insieme, siamo sorelle e mi tratta così ? - diceva
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che effetto facevano, se le avvicinava al volto, le guardava di sotto, le guardava di sopra e diceva : - Questa non mi piace, questa non mi garba
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lo chiamava a baloccarsi con lui, il mugnaio diceva : - Lascialo stare ; quello lì non è fatto per baloccarsi ; se vuol mangiare un pezzo di pane deve
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era un gran caldo e con tutto il finestrone aperto non riusciva a prender fiato. - Poveretto me ! - diceva sospirando. - Che bella vita ! Tutti i
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nobiltà ; ma il bando non diceva che i pretendenti dovessero esser nobili, sicché furono tutti ammessi al banchetto del primo del mese e tutti sgranarono
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, il gran siniscalco, e a tutti ella diceva che il Re poteva far miracoli ma per lei era come se non esistesse. Finalmente un giorno il Re scese dalla
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