Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
Principino narrò quello che le colombe avevano detto e terminò col ripetere : - E chi lo sa e lo narrerà Tutto di marmo diventerà. - Nel dir questo
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, detto il Malo, per la sua malvagità, il quale era succeduto a Ruggiero II suo padre. Avido di ricchezze, non badava a impoverire i suoi sudditi per
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Buono, anche per distinguerlo dal padre suo Guglielmo detto il Malo per le sue scelleraggini. Guglielmo II era buono con tutti : coi Cristiani come coi
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sarebbe a dire? - Deve sapere, signor Cavaliere, che faccio una gran vitaccia ; se voglio mangiare debbo lavorare giorno e notte. Ora ho detto fra me
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si trovò di nuovo al buio, sulla paglia, ma meno afflitto, meno desolato di prima perché sapeva che sua madre vegliava su di lui. Glielo aveva detto
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piccolo, ma per sala è grande. - E detto questo volò via e tutte le altre civette fecero lo stesso e di giù si misero a urlare tutte : - Ruggiero
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a nitrire, e Mariuccia nel sentirlo si consolò. - Cavallino bello, l'hai visto il Mago della grotta ? - L'ho visto. - E che t'ha detto? - M'ha detto
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? - domandò la minore, - Mi ha dato questo fazzoletto e mi ha detto che avrai da asciugarti le lacrime per un anno ! - La ragazza si mise a piangere e da quel
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! Per fortuna il tempo era coperto, ma se mentre s'inalzava al disopra della capitale del Regno, la luna fosse comparsa che cosa avrebbero detto mai i
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