Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
, io lo cambierei con uno dei feudi di cui il gran conte Ruggiero investì il nostro avo normanno in compenso dell'aiuto prestategli per l'acquisto
Pagina 119
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
che proteggesti visibilmente l'impresa dell'avo mio e lo aiutasti a liberare l'isola di Sicilia dai Saraceni infedeli, da questo tempio da cui tu lo
Pagina 141
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
accompagnò il Cavaliere al suo bel palazzo, nella via principale della città, e quando furono giunti dinanzi al portone spalancato da cui si vedeva un
Pagina 181
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
che ora le chiedo per non morir di fame. - Questa domanda d'imprestito e non di elemosina, il tono con cui era fatta e l' aspetto dignitoso del
Pagina 205
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
Ruggiero fino alla sommità del vulcano dal cui cratere usciva tutta quella lava accompagnata da razzi, da fasci di scintille, da boati, da fumo, da lapilli e
Pagina 23
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
un'altra scritta da lui, in cui diceva al Re di scacciar Mariuccia e il piccino e di farla bruciare viva. Il Re, quando lesse quella lettera, credette
Pagina 52
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
cui l'aveva trattata, acconsentì ad accettarlo per isposo. Fece venire il padre e le sorelle a Palermo e Io sposalizio si fece con gran pompa. E a me mi
Pagina 82
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
Corte dei tornei cui aveva partecipato, delle guerre; insomma lo assaliva di domande e gli impediva di rivolgere a lei quelle che tanto gli premevano
Pagina 97