Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
Principessa, crescevano insieme come fratelli e si volevano un ben dell'occhio. Quando furono più grandetti ebbero tutti e due la stessa aia ed erano
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oltre l'animale per offrirlo in vendita. Non appena il duca Roberto fu nel palazzo, fece chiamare il suo tesoriere Ben-Hamil, il Saraceno che era stato
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feracità del suolo ben coltivato, ove nascevano mèssi e frutti in gran copia ; la città di Palermo era ricca e il popolo vi trovava lavoro ben remunerato
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si vide così ben vestita da parere una principessa, smise a un tratto di piangere, si fece tutt'allegra e tornò addietro a cercare la carrozza
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altro ancora, e vedendo che si commetteva a Palermo certe nefandezze, esclamò : - Povero me, come sono ben servito ! Così si amministra in Sicilia la
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giustacuori bellissimi tutti trapunti d'oro e d'argento, calze fini che gli fasciavano le gambe ben tornite, scarpe all'ultima moda, fiocchi, guanti
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timbro d'argento. Comparve un cameriere, e il Re gli ordinò di portargli tre canne di corda ben solida. Quando gli fu recata, la porse al mercante perché
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