Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
. Dunque, Vostra Altezza reale deve perdonarmi se seguo i consigli di mio padre. - II Reuccio protestò, andò in collera, ma alla fine dovette sottostare
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La Duchessa sopravvisse pochi anni al marito e poi andò ad occupare accanto a lui un sarcofago di basalto nella cappella annessa al castello di
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tesoro, andò a Palermo. Dopo sei giorni la grotta era vuotata, e Guglielmo quel giorno stesso faceva un bando. Valletti e paggi giravano per le città e
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andò a bussare all'uscio delle due sorelle. - Chi è ? - domanda donna Peppa fra il sonno, con una vociaccia più brutta di lei. Il cameriere, nel
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. Il Cavaliere andò incontro alle donne, le salutò come se fossero sue pari e disse alla madre : - Buona donna, ho da dirvi una cosa. - La poveretta lo
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l'abate andò a vedere il Principino, portò il salario alla balia e qualche regaluccio, le fece sperare un bel paio di pendenti quando all'allievo fosse
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roba sulla tavola da sfamare una brigata. Dopo essersi sgrinzito davvero la pancia, andò a letto e dormì come un ghiro. Intanto la nonna e la madre
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scelse davvero, e terminato il banchetto andò dal padre. - Li hai guardati bene, hai scelto ? - le chiese il Principe. - Sì, signor padre, ho scelto
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della figlia. Basta : la nave stava per far vela, e un giorno quel padre si fece coraggio e andò al Palazzo Reale dove fece passare l' ambasciata. - Dite
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nella sala si fermavano a boccaperta, perché rappresentava una ragazza di una bellezza non mai veduta. Il nipote Reuccio un giorno andò a far visita
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