Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
, presto a cavallo, perché devo andare a palazzo, così mi leverò un pensiero. Sì, glielo dirò subito, al Re mio padre, che deve farmi fare una spada, che
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, mentre infuriava un temporale, e subito andò nelle sue stanze e ordinò a tutto il seguito d'andare al riposo. Egli, invece, accesa una torcia, e preso un
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andare ad aprirgli. Risalì col cameriere e questi si guardò intorno e domandò : - Che siete sola ? O le altre dove sono ? - Ma si può sapere chi
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un anno all' altro rintanate in casa. La madre doveva andare di qua e di là a preparar lavoro, pennecchi, stoppa, cotone e tele, ma prima d'uscire
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dove doveva andare, ed egli subito le obbedì. Del resto glielo aveva detto anche il figlio della mugnaia che se ne andasse perché in quella casa era un
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Mariuccia. Il suocero era vecchio e alla guerra dovette andare il Reuccio. Compera disperato di lasciar la moglie, e quanto la raccomandò alla Regina
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, quello di broccato verde mare per la seconda, ma prima di andare dal Re ci pensa un pezzo, perché non sapeva come il Re avrebbe presa l'ambasciata
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ragazza? Vorresti andare dove sta lei ? - Sicuro che ci vorrei andare, anzi, sento che sarei infelice se non la vedessi. Ma come sapere dov'è? Come
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