Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
le sue mani le briglie e trasse il cavallo nel palazzo. Prima ancora che i mercanti saraceni giungessero alla Reggia, il re Guglielmo era informato
Pagina 119
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
; più sotto quattordici santi; più basso ancora, a destra e a sinistra, san Pietro e san Paolo, e maestoso in mezzo ad essi, come sorreggente tutto
Pagina 141
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
, quella non è di mio genio, - e faceva scendere altre pezze ed altre ancora prima di scegliere qualcosa. - Sta' a vedere, - pensava il negoziante - che
Pagina 181
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
altro ancora, e vedendo che si commetteva a Palermo certe nefandezze, esclamò : - Povero me, come sono ben servito ! Così si amministra in Sicilia la
Pagina 205
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
donne, d'uomini, di ragazzi che tutti gesticolavano, gridavano senza che esse capissero nulla perché erano sorde spaccate e avevano ancora la testa
Pagina 23
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
- a queste cose penseremo poi. - Mariuccia risale quatta quatta in camera sua e ritrova le donne che dovevano vegliarla, le quali russavano ancora
Pagina 52
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
padre aveva portato loro quello che gli avevan chiesto ; ma la più smaniosa era la minore. La nave gettò l'ancora nel porto, il mercante sbarcò, andò a
Pagina 82