Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
il sarcofago, fruga il cadavere e sarai consolato. - II duca Roberto s'alzò di scatto, fece sellare il suo cavallo e con una scorta di armati andò al
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, terminata la preghiera, alzò i begli occhi ad un rozzo quadro della Vergine che ornava la cappella, e gli parve che gli occhi di Lei si movessero e la
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comprata con le monete che le aveva gettate la sorella dal finestrino. La mattina, si alzò a stento, e si mise al terrazzino ad aspettare che aprissero
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promesso sposo e a un tratto si alzò sul letto. La madre e le sorelle piangevano e ridevano dalla gioia, e chi la baciava di qua, chi di là. Lentamente
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intruso. Non appena fece giorno il Principino s'alzò dal suo giaciglio di paglia, uscì, e invece d' andare nel campo a lavorare, prese la via che
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videro ritornato come prima e anche peggio! Figuratevi i commenti del vicinato ! Basta dire che Ruggiero non si alzò più, non si fece più vedere da
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il cavallino rifiutò la limpida acqua che Mariuccia gli offriva, come aveva rifiutato l'orzo. Allora ella gli alzò la testa per guardarlo bene e
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