Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
di un'orrenda accusa, - e continuò a narrare, e quando giunse al punto dell'abito disse : " E chi lo sa e lo narrerà.... " allora divenne di marmo fino
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l'uccello era il Diavolo in persona o almeno Maometto, e rispose. - La darei volentieri, per ottenere almeno la bellezza ! - Quella è impossibile. - Allora
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, benché facciano spavento tutt'e due. - Allora il cameriere disse a donna Tura, che era la maggiore : - Il Re vi vuole subito, e il Re non intende di
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, avvertitemi ed allora mio padre e mia madre verranno a chiedervi la mano della vostra figliuola. - La donna era mezza sbalordita e appena appena lo ringraziò e
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morire, morì egli pure. Che fa allora l'abate che sapeva tutti i fatti di famiglia ? Licenzia la balia del Principino orfano col pretesto che aveva poco
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se non lo sapesse : - E che cosa predissero ? - Allora la nonna o la madre gli rispondevano invariabilmente: - Che una notte, quando l'avessero stimato
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il cavallino rifiutò la limpida acqua che Mariuccia gli offriva, come aveva rifiutato l'orzo. Allora ella gli alzò la testa per guardarlo bene e
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! - rispose il padre, e glielo dette. - Come è bello ! Proprio come lo volevo ! Grazie, signor padre, grazie ! - Allora la mezzana domandò al
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, cioè chi era come si chiamava e dove si trovavano. A un certo punto fu annunziato che la cena era pronta, ed allora il Reuccio offrì la mano alla bella
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