Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
Principessa, appena seppe che al Re era nato l'erede del trono, mandò il marito a dire alla Regina che le concedesse il favore di permetterle che
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teneramente il fratello, volle dedicarsi alla Vergine Maria ; Costanza rimase nel palazzo Morvagna, occupandosi soltanto a nascondere la sua deformità per
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così impoverito il popolo di Sicilia, erano per lui come un continuo rimprovero. Quando il giovinetto Re vedeva i mendicanti a frotte recarsi alla
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giorno poi mise sottosopra tutto il palazzo e fece correre anche le guardie perché vide una pulce attaccata alla carne del collo di una povera donna di
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sorelle, non volle andare alla messa con le altre, e la madre, per precauzione, chiuse la porta a chiave. La ragazza, benché fosse festa, si mise a
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nobili suoi pari, nè alla Corte del Vicerè che governava la Sicilia per il Re di Spagna. La tenne sempre chiusa nel bel palazzo, e prima che la moglie gli
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Fate che sfilarono davanti alla tua culla appena fosti nato. - E ogni volta che la nonna o la madre dicevano così, Ruggiero domandava ansioso, come
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voleva più bene che alla pupilla degli occhi suoi e si disperava perché lei non voleva marito. Ogni volta che le presentava un giovane che voleva sposarla
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bastava a rasciu garlo. Di lì a qualche tempo il padre dovette partire di nuovo alla volta di Palermo per i suoi negozia e anche quella volta domandò
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intanto farò preparare la cena, alla quale spero vorrà farmi l' onore di partecipare. - Naturalmente il Reuccio accettò e la ragazza battè su un timbro d
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