Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia
ricompariscono le due colombe bianche, una da levante e l'altra da ponente e vanno ad appollaiarsi sul ramo basso di querce. - Che c'è di nuovo, comare
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La Duchessa sopravvisse pochi anni al marito e poi andò ad occupare accanto a lui un sarcofago di basalto nella cappella annessa al castello di
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centenaria, nera come un tizzo spento, con gli occhiacci cispellosi, i capelli tutti bianchi, e stendendo la mano adunca fino ad afferrare il cavallo
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andare ad aprirgli. Risalì col cameriere e questi si guardò intorno e domandò : - Che siete sola ? O le altre dove sono ? - Ma si può sapere chi
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vedere quelle due poverette entrare timidamente, le squadrò, e, più per invitarle ad andarsene che per invogliarle a entrare, disse loro con mal garbo
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lacchezzo d'un buon salario, a divezzare il suo e a prendere ad allattare il piccino che le aveva portato, senza però dirle chi fosse. Per qualche mese
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neppur da parlarne, la fame non ho memoria d'essermela levata mai, e la notte, invece di dormire, sto qui a far lunari e ad aspettare chi non viene
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meno si sentiva disposta ad accettare uno di essi per marito. C'era, è vero, quel cavaliere col serpente sull'elmo, ma aveva più dell'animale che del
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grande! Questo basta ad asciugare le lacrime di un anno. - il Re guarda il fazzoletto, lo riconosce e pensa : - Ma che questa schiava sia la figlia del
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altri ; ma il Reuccio non gli dava ascolto e restava lì ad ammirare le bellezze della fanciulla che rappresentava. Nel vedere che tutte le chiamate
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