«Giornale dei Piccoli» 1, Anno I (27 Maggio 1945)
e trascina con vigore amo, canna e pescatore...
«Giornale dei Piccoli» 1, Anno I (27 Maggio 1945)
e, con ingordigia buffa, dentro il vaso il capo tuffa.
«Giornale dei Piccoli» 1, Anno I (27 Maggio 1945)
Con un piccolo supplizio della gola sconta il vizio.
«Giornale dei Piccoli» 1, Anno I (27 Maggio 1945)
Poi va a far la passeggiata con la zucca impiastricciata.
«Giornale dei Piccoli» 1, Anno I (27 Maggio 1945)
Ma poi sente un oratore predicar a gran fervore: “Basta ormai con l’applaudire! Or dobbiam ricostruire”.
«Giornale dei Piccoli» 1, Anno I (27 Maggio 1945)
E vediamo don Florindo ritornar con aria afflitta (non è più gaio e lindo!) alla solita soffitta...
«Giornale dei Piccoli» 1, Anno I (27 Maggio 1945)
Ma - perbacco! -, non lo ascolta quella bestia disinvolta, e su e giù, con aria amena, si diverte all’altalena.
«Giornale dei Piccoli» 1, Anno I (27 Maggio 1945)
Senza dir nè “ahi” nè “bai” dei compari, con ragione, non ascolta scuse o lai, e li porta alla prigione.
«Giornale dei Piccoli» 1, Anno I (27 Maggio 1945)
Se ne va con Arlecchino per le vie superbo e bello col tricorno, lo spadino, la bautta ed il mantello.
«Giornale dei Piccoli» 1, Anno I (27 Maggio 1945)
Il Sor Cucco, a quel che pare, con quei due non vuol giocare e risponde secco secco malamente a Chicco e Checco:
«Giornale dei Piccoli» 1, Anno I (27 Maggio 1945)
“Con la pace, rinnovati, su torniamo ai campi, ai prati!” Ci va Mimmo ed il successo press’a poco è ancor lo stesso.