«Diabolik» 11, Anno XXVI (1 Novembre 1987)
MI SONO ADDORMENTATA IN UN LETTO E MI SONO SVEGLIATA IN UN PRATO. HO SAPUTO CHE ERANO PASSATI DIECI GIORNI DAI DUE AGENTI CHE MI HANNO TROVATO.
«Diabolik» 11, Anno XXVI (1 Novembre 1987)
DA QUANDO MI HANNO RILASCIATA TUTTI MI DICONO LA STESSA COSA! MA SE ENRICA LARSON NON AVESSE SEGUITO IL MARITO...
«Diabolik» 11, Anno XXVI (1 Novembre 1987)
È PERCHÈ NON HO PIÙ IL NASO AQUILINO CHE MI INDURIVA E MI INVECCHIAVA... UN ANNO FA HO FATTO LA PLASTICA CORRETTIVA.
«Diabolik» 11, Anno XXVI (1 Novembre 1987)
MI SEPPELLIRAI SOTTO LE ROSE, POI ANDRAI AD APRIRE IL CANCELLETTO DI SERVIZIO, IL CANE DEL CONTADINO ENTRERÀ COME AL SOLITO E MI TROVERÀ.
«Diabolik» 11, Anno XXVI (1 Novembre 1987)
COSÌ, IERI SERA QUANDO MI HA TELEFONATO PER DIRMI CHE DOVEVA ANDARE FUORI CLERVILLE MI SONO APPOSTATA VICINO AL SUO STUDIO E POI L’HO SEGUITO.
«Diabolik» 11, Anno XXVI (1 Novembre 1987)
ELISA ADORAVA ROBERTO E NON MI PERDONERÀ MIA D’AVERLO TRADITO. MA FINALMENTE LA PADRONA SONO IO E SE MI RENDERÀ LA VITA DIFFICILE LA LICENZIERÒ.
«Diabolik» 11, Anno XXVI (1 Novembre 1987)
INVECE CE LA FARÒ! PRIMA CHE LA POLIZIA ARRIVI IO SARÒ GIÀ ALL’ESTERO E MOLTO RICCA. MI FARÒ LA PLASTICA FACCIALE E NON MI TROVERANNO PIÙ!
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DIO MIO... MI ARRESTATE?
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EVA, MI SEMBRA TROPPO RISCHIOSO.
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SÌ, ISPETTORE, TEMO CHE MI STIANO AVVELENANDO.
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SONO PARTITO APPENA ELISA MI HA TELEFONATO.
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ORA VADO A RIPOSARMI. IL VIAGGIO MI HA STANCATO.
«Diabolik» 11, Anno XXVI (1 Novembre 1987)
PER ESSERE SINCERA NON MI SONO ACCORTA DI NULLA.
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NON SI SA MAI... BEH, MI RIMETTO A DORMIRE.
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NO. PER ORA METTEREMO A VERBALE QUANTO MI AVETE DETTO.
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NO, MA MI SONO SVEGLIATA E HO VOLUTO FARE UN CONTROLLO.
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C’È QUALCOSA CHE MI SFUGGE E CHE NON RIESCO A CAPIRE.
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FRANCO, L’ISPETTORE GINKO SOSPETTA DI ME E MI STA PORTANDO VIA.
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MI FA CENNO CHE POSSO TORNARE NELLA CAMERA, HA FINITO DI INTERROGARLA.
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EUGENIO MI AMA, MA CREDE CHE ANCH’IO SIA RICCA COME SUA MOGLIE.
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ELISA, OGGI SONO STATO DAL MEDICO, MI HA DATO TRE MESI DI VITA.
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HO CHIUSO IL MEDAGLIONE NEL BAGNO E MI SONO VESTITA NEL MASSIMO SILENZIO.
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IO UCCIDERE IL SIGNOR ROBERTO? MAI! MI SAREI BUTTATA NEL FUOCO PER LUI!
«Diabolik» 11, Anno XXVI (1 Novembre 1987)
JOLE, SAPEVO CHE MI AVRESTI DATO L’IDEA GIUSTA. ANDRÒ IN BANCA DOMANI STESSO.
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MIRIAM, TI AMO TANTO E VIVERE CON MIA MOGLIE MI DIVENTA SEMPRE PIÙ INSOPPORTABILE.
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NON SOLO NON ME NE ANDRÒ DA CLERVILLE, MA MI INSTALLERÒ IN QUESTA CASA!
«Diabolik» 11, Anno XXVI (1 Novembre 1987)
È STRANO, CONTINUO A GUARDARVI E MI SEMBRATE PIÙ GIOVANE RISPETTO ALLE FOTO CHE AVEVO VISTO.
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ISPETTORE, NON ME L’HA DETTO E IO NON MI SAREI MAI PERMESSO DI CHIEDERGLIELO.
«Diabolik» 11, Anno XXVI (1 Novembre 1987)
MI DISSE CHE SI ERA ACCORTO CHE LA MOGLIE LO TRADIVA E CHE VOLEVA VENDICARSI.
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SÌ, ISPETTORE, MI FA PROPRIO PIACERE CHE EVA KANT ABBIA RUBATO TUTTI I GIOIELLI A JOLE.
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NO... ROBERTO SAREBBE VENUTO A SAPERE CHE L’AVEVO PERSA E MI AVREBBE FATTO UNA ORRIBILE SCENATA.
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SO CHE QUESTO FATTO VI HA MANDATO SU TUTTE LE FURIE. L’ISPETTORE GINKO MI HA RACCONTATO TUTTO.
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MIRIAM MI AVEVA PARLATO DI VOI E SO QUANTO ERAVATE AFFEZIONATA AL SIGNOR ROBERTO. IMMAGINO IL VOSTRO DOLORE.
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FRANCO MI GUARDA E NON FA UNA PIEGA, NON DEVE AVER MAI VISTO NEPPURE UNA FOTO DI JOLE.
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MI HANNO DETTO CHE POSSEDETE UNA PISTOLA CALIBRO 6, SIMILE A QUELLA CON CUI È STATO UCCISO VOSTRO MARITO.
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CAPISCO, MI CONSIDERA UNA SGUALDRINA E DATO CHE SUO FRATELLO È ORMAI MORTO AVREBBE PREFERITO VEDERMI IN PRIGIONE.
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ORA DEVO FARE TUTTO QUELLO CHE MI HA DETTO IL SIGNOR ROBERTO SE VOGLIO CHE QUELLA SGUALDRINA LA PAGHI!
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GINKO, IO SOSPETTAVO GIÀ CHE EUGENIO MI TRADISSE. SAPETE, QUANDO SI SPOSA UN UOMO QUINDICI ANNI PIÙ GIOVANE BISOGNA STARE SEMPRE ALL’ERTA.
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AH, SÌ, RICORDO. QUANDO IL SIGNOR ROBERTO ERA ANDATO A TROVARLA CON LA SIGNORA MIRIAM MI AVEVA DETTO CHE LE PIACE MOLTO.
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NON PRIMA DI AVER SISTEMATO LA DIVISIONE DEL RESTO DEL PATRIMONIO. MA ORA DEVO PROPRIO ANDARE AL CANCELLO C’È UN AGENTE CHE MI ASPETTA.
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STATE TRANQUILLA. IN BANCA C’È L’ISPETTORE GINKO CHE MI ASPETTA, CON LUI STUDIERÒ UN POSTO IN CUI NASCODERLI FINO AL GIORNO DELLA MIA PARTENZA.
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CREDEVO DI AVER DI FRONTE UN FREDDO CALCOLATORE. DA LUI MI ASPETTAVO UN’ALTRA MACCHINAZIONE AI DANNI DI MIRIAM SAILEN E NON CHE LE SPARASSE.
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MEZZ’ORA FA L’AGENTE CHE È SEMPRE IN ASCOLTO MI HA RIFERITO CHE LA MOSER DORMIVA ANCORA. NON L’AVEVA SENTITA ALZARE E TANTO MENO PARLARE.
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DOPO QUELLO CHE AVEVO SCOPERTO DOVEVO PRENDERE UNA DECISIONE E VOLEVO STARMENE SOLA, COSÌ MI ERO RIFUGIATA NELLA MIA CASA DI CAMPAGNA DOVE NON HO
«Diabolik» 11, Anno XXVI (1 Novembre 1987)
MA VI DIRÒ DI PIÙ! IERI IL DIRETTORE DELLA BANCA MI HA TELEFONATO PER AVVISARMI CHE MIRIAM SAILEN AVEVA APERTO LA CASSETTA DI SICUREZZA CHE AVEVA IN
«Diabolik» 11, Anno XXVI (1 Novembre 1987)
… MI HA ASPETTATO FUORI DAL CANCELLO E POI SIAMO ANDATI NEL SUO STUDIO. SIAMO ARRIVATI LÀ DOPO CHE IL PORTINAIO AVEVA FINITO IL SUO ORARIO DI LAVORO
«Diabolik» 11, Anno XXVI (1 Novembre 1987)
QUANDO VENNE LA SERA STABILITA IL SIGNOR ROBERTO MI DISSE DI METTERE IL SONNIFERO NEL VINO DI GIANNI IN MODO CHE NON SENTISSE NULLA E POI DI
Accademia della crusca
