Allora la sollevò pietosamente, e con la destra abbracciandole la persona, spinto dal grande affetto, la baciò sulla fronte, e: « Vieni, » le disse con forza, « finchè il cielo ti permette d'uscir di qui ancora onesta! Ritorniamo all'asilo della nostra montagna, alla nostra povera casa. Tua madre t' abbraccerà, con quanta contentezza! e potrai ritrovare presso di lei la tua consolazione, e non l'abbandonerai più. Vieni, o mia povera sorella! tu non eri fatta per il romore della città, per i vizi del bel mondo, per i piaceri d' un giorno di questi giovani eroi!... non te ne rammaricare, ma benedici il tuo buon angelo, che a tempo ti salva!... Pochi dì ancora, e il tuo cuore sicuro e perdonato racquisterà la pace di prima; pochi dì ancora, e questi sogni, che hanno turbata la tua vita e i tuoi verecondi pensieri, saranno svaniti. Non teme; no, di soffrire! ma scaccia dall' anima un amore che t' avrebbe renduta per sempre infelice.... Credilo a me! il dolore nasce accanto al piacere, e dove adesso più si gode, è là che un' ora dopo si piangerà più forte.... Oh! diamo col cuor sereno un addio a questi luoghi d' amara ricordanza.... alla miseria di queste gioie, alla voluttà di questi vili trionfi! un addio alle lucide pompe della città, a' suoi canti notturni, alle sue superbe case, alle sue povere officine, un addio a chi tripudia e s'inebbria, un addio, una lagrima a chi si martira e piange! » Racconsolata da queste amorose parole, la giovinetta sollevò le pupille, e riguardando il fratello, con una viva confidenza espressa nel viso, con tenere parole di gratitudine, parole di soavità non terrena, ma celeste, « Oh verrò con te, » gli rispose « verrò con te, o Carlo, che m'hai vata!... quando ti scrissi quella lettera, fu un' ispirazione del cielo! O mio fratello, mio padre, guidami tu! Fa che io riveda presto nostra madre, ch' io possa posare la mia testa sul suo seno, stare con lei sempre, sempre!... » Così alternando parole e lagrime, Maria fece un involto del poco ch' era suo; benchè le fosse amaro di partire, senza dar un ultimo saluto alle due buone giovinette, pure non fece motto, e seguitò i passi del fratello. Ma, innanzi abbandonare la stanza bella e modesta, dov' essa aveva per la prima volta sognata la speranza e l'amore, non potè a meno di volgere ancora un mesto sguardo a quelle care pareti, a quegli arredi, a quei pochi libri che lasciava sopra la tavola.... L' addio della fanciulla non fu che un profondo e doloroso sospiro; ma con esso Maria accompagnava una muta preghiera dell' anima, una preghiera per l' uomo che le aveva per sempre rapito la pace.
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