Abbracciami!... Salvi!... Guarda!... Si mettono in guardia.... Si scostano.... Hanno paura!... TYLTYL La Luce!... La Luce!... Vieni dunque!... Presto!... Si sono ribellati!... Tutti contro di noi!... (Entra la Luce; via via che s'inoltra, l'Aurora si alza sulla foresta, che ne è tutta illuminata). LA LUCE Che cosa succede? Che cos'è? Ma, disgraziato, non lo sapevi?... Gira il Diamante! Rientreranno così nel Silenzio; e nell'Oscurità: e tu non vedrai più i loro sentimenti.... (Tyltyl gira il Diamante. Ed ecco, tutte le anime degli Alberi si precipitano nei rispettivi tronchi, che tosto si richiudono. Anche le anime degli Animali spariscono; e si vedono, lontano, una Vacca e un Montone pascolare tranquillamente. La foresta riprende il suo aspetto innocente. Stupito, Tyltyl guarda intorno a sè). TYLTYL Dove sono andati?... Che cosa avevano?... Erano forse pazzi?... LA LUCE No, no, Sono sempre così: ma noi non lo sappiamo perchè non possiamo vedere dentro di loro.... Te l'avevo detto: è pericoloso destarli nella mia assenza.... TYLTYL (asciugando il coltello) Non c'è che dire: se non ci fosse stato il Cane, e se io non avessi avuto il coltello.... Ah, non avrei mai creduto che fossero così cattivi!... LA LUCE Come vedi, l'Uomo è solo contro tutti, nel mondo.... IL CANE Non ti sei fatto mica troppo male, mio piccolo dio?... TYLTYL Niente di grave.... In quanto a Mytyl, non l' hanno nè anche toccata.... Ma tu, piuttosto, mio povero Tylô!... Hai la bocca insanguinata, la zampa rotta.... IL CANE Non vale la pena di parlarne.... Domani non si vedrà più nulla.... Ma è stato un affar serio!... LA GATTA (sbucando fuori zoppicando, dal fitto di un cespuglio) Altro che serio!... Il Bove m'ha dato una cornata nel ventre.... Non si vede il segno, ma mi fa tanto male.... E la Quercia m'ha rotto una zampa.... IL CANE Quale? Mi piacerebbe di saperlo!... MYTYL (accarezzando la Gatta) Povera la mia Tylette!... Davvero?... Ma dov'eri?... Non ti ho vista.... LA GATTA (con ipocrisia) Sono rimasta ferita subito, mammina cara, mentre assalivo il Porco che voleva mangiarti.... La Quercia mi assestò allora quel colpo tremendo che m' ha stordita.... IL CANE (alla Gatta, fra i denti) In quanto a te, sai, ho da dirti due paroline.... Mai non perdi niente ad aspettare!... LA GATTA (con accento lamentoso a Mytyl) Mammina, lo senti? M'insulta.... Vuol farmi male.... MYTYL (al Cane) Vuoi o non vuoi lasciarla stare, bestiaccia?.... (Escono tutti). CALA LA TELA.
«Vieni, allora, abbracciami, e dammi il tuo bacio e prendi il mio!» sussurrò la masca, e preso e trascinato a sè chi era arrivato, e strappata da lui la sciarpa, lo strinse e accostò alla sua bocca la sua. Quel bacio quasi la uccise. Quel bacio la stordì. Quel bacio la ammalò: non d'amore, come qualcuno crede, ma di tremendo fetore. Perché non Blabante era venuto nel buio serale, avvolto nella sciarpa, ma come qualcuno ha immaginato lo stesso Narco degli Alidosi al quale, passato l'effetto degli sciacqui vegetali, il fiato era tornato più turpe che mai. Sicché cadde la masca Nedarella, svenuta e tramortita e folle: e certo l'effetto non sarebbe stato più clamoroso, se il bacio lo avesse avuto, come desiderava, dal desiderato Blabante. Sicché quella fu la sua pena: e poiché una masca impazzita perde i suoi poteri, tutti i malefici che dalle mani invidiose le si erano sparsi nel mondo in quel momento cessarono di esistere, mentre la povera perfida si rotolava sotto il prugno, con la luna che un po' guardava, un po' si copriva di nuvole pietose. E Narco, e il buon Blabante, cavalcavano sotto la stessa luna, ridendo fresche risate giù per la collina, come fa e ride l'acqua di un ruscello.
Abbracciami, bambina, e non stare in pensiero per me. Uscirò da questa guerra sano e salvo. Rossella lo abbracciò e ascoltò i suoi passi nel buio; udí aprirsi e richiudersi il cancello. Rimase un attimo a guardare gli oggetti che aveva in mano. Poi salí le scale per andare da Melania.
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Abbracciami, tanto che me ne possa tornare consolata... Dammi un bacio. Le si avvinghiò com'edera, cercando le sue labbra. Maria, pur prestandosi all'amplesso, deviò leggermente il capo, così chè il bacio sonoro dell'amica, le sfiorò appena la guancia.
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