Tre giorni dopo, il sole spuntava nello splendore consueto del cielo siculo, ed il mare, perfettamente abbonacciato, ci riprometteva un prospero tragitto. Giungemmo a Reggio in poche ore di traversata, e cordialissima fu l'accoglienza usataci dagli abitanti in riva al mare. Quattro carrozze menarono la nostra famiglia al grandioso palazzo destinato a mio padre. L'amenità del luogo, l'allegra comitiva, la calabra ospitalità ci fecero in pochi giorni dimenticare e i disagi sofferti per tre anni nella capitale ed il sibilo sinistro della tempesta. Facili a dissiparsi son le tracce che imprime la sventura nella puerile età. Presentiva io forse allora le tempeste e i guai che m'aspettavano?
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