Se p. e. a tavola abbisogniamo del sale o di un panino, non conviene passare colla mano avanti al piatto del nostro vicino, o magari allungare il nostro braccio avanti al suo vino. Per lo meno ci si deve scusare, ma in ogni caso più cortese e di chieder l'oggetto che ci occorre, al nostro vicino, senza importunarlo con gesti superflui. Una formula adatta sarebbe: « scusi, signore favorisca passarmi il sale » o « abbia la bontà di passarmi il sale » « per cortesia, mi passi un panino » ecc... L'altro ci passerà l'oggetto chiesto in modo che noi lo possiamo prendere comodamente, p. e. la forchetta o il coltello li dobbiamo prendere sempre dalla parte del manico. In nessun caso è permesso di girare intorno a tutta la tavola per procurarci gli oggetti di cui abbiamo bisogno. Se anche abbiamo il diritto di comandare è preferibile pregare; questo è molto raccomandabile nei rapporti con camerieri, conduttori, portalettere e simile personale pubblico. Comandare si può soltanto a chi ci è sottoposto del tutto, ma anche in tal caso con la cortesia si raggiunge molto più che non con la rudezza. Con persone di rango uguale al nostro siamo deferenti lasciandoli fare o non fare a loro volontà. Se si viene pregato a far qualcosa si risponde con un cortese: « volentieri » o « si figuri, col massimo piacere ». Se non siamo in grado di soddisfare alla preghiera rivoltaci, dobbiamo scusarci motivando ampiamente la causa. P. e. « Mi dispiace, o sono spiacentissimo di non poterle fare questo favore, ma... ».
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