Dove passava, le faccie ridenti si ricomponevano, quelli che schiamazzavano, abbassavan la voce, tutti si scansavano e si voltavano. E il suo volto mostrava una stanchezza mortale, ma sempre aveva quel sorriso, un tremollo luminoso negli occhi velati e sulle labbra smorte, nel quale pareva che si fosse ridotta tutta la sua vita, come un ultimo luccicore di sole sopra una rosa bianca, già curvata verso terra. Quando fu al passaggio coperto per tornar verso poppa, si fermò un momento e respirò, premendosi una mano sul petto. Lì sopraggiunse la contadina di Mestre che le baciò la manica del vestito, e scappò. Essa riprese il cammino, lentamente.
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