Io chiuderei gli occhi e mi lascerei cullare dallo squisito senso di pace che m'invade, e abbandonerei l'anima ai sogni rosei. . . . "La lettera continua su questo tono, finchè quattro paginette sono riempite; naturalmente la calligrafia è alta, appuntita, alla moda, e fra una riga e l'altra non manca il debito spazio, anche perchè c'entrino comodamente le sottolineature necessarie:e, poi, alla fine dei periodi ci bisognano parecchi puntolini. Ci si mette poco ad arrivare al fondo del foglio! Prenderne un altro, no! Bisognerebbe poi riempirlo. Lasciarlo mezzo vuoto? Nemmeno! L'amica potrebbe credere che proprio non s'abbia null'altro da dire. Allora? Ah! i saluti si possono scrivere per traverso; è così comodo! E le notizìe della salute nostra? E un po' d'interessamento per quella dell'amica? C'è il poscritto! E' così facile aggiungere: "P. S. Noi stiamo tutti bene; soltanto Bebè è un po'raffreddato. Frutti di stagione! E voi? Scrivimene qualcosa, perchè sto veramente in ansia. Scusa l'orribile scrittura. Avevo fretta di finire. Mi chiamano a colazione. . . " Di chi è questa lettera? Mah! Ti par tua, Carlotta? Tua, Giulia? Che ne dici, Emilia? L'hai scritta tu? Eh, può averla scritta ciascuna di voi, purchè la vostra età varia fra i quattordici e i vent'anni! Morale? Evitate le lungaggini, i fronzoli, le frange. Se la prolissità è da evitarsi nel discorso, è tanto più condannabile nello scrivere. Fatta una breve introduzione - che del resto non è indispensabile - venite subito all'importante; date e chiedete notizie, o fate la richiesta che dovete fare, o rispondete senza preamboli a quanto v'è stato domandato; ma risparmiatevi l'ipocrisia delle scuse pel vostro lungo silenzio e per la vostra scrittura indecifrabile e l'altra, ancor più vergognosa, di riserbare la notizia più importante o, spesso, la preghiera d'un favore al poscritto, come se prima ve ne foste dimenticate, mentre quello appunto era il motivo impellente della lettera. Credete che la persona a cui scrivete non fiuti le vostre astuzie, non sappia che le cause da voi addotte per il vostro ritardo sono pretesti, e non s'accorga che l'appendice è la parte essenziale? Franchezza in tutto, figliole mie! Tanto la bugia ha le gambe corte!
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