Giovani accattoni con la faccia tinta di bianco suonano il piffero per la contestazione, festeggiando Robert De Niro e la sua recentissima moglie: lui è il miglior attore giovane dell'anno, lei si chiama Diahnne Abbot. È bruna calma e voluttuosa come se la avesse dipinta Gauguin e sulla schiena molto giù, ha un tatuaggio blu rappresentante un marinaretto. Il filmetto parassitario che condensa sessualità orale e catastrofe cetacea nella speranza di sfruttare sia il successo dello «Squalo» che quello di «Gola profonda» è intitolato «Deep Jaws»: «Squalo profondo», si potrebbe tradurre. Mai Zetterling ha abbandonato i giochi di notte per il femminismo, raccontando e interpretando in «tanti nomi» la storia sempre uguale e sempre straziante d'una moglie piantata dal marito e diventando con coraggio (non è più una bambina) la prima regista che appaia nuda in un proprio film. Registi sfrontati si esercitano nell'autocritica: «il mio è un ammirevole film contemplativo...», «Questo mio film è criminale, una vera irresistibile provocazione...».
Accademia della crusca
