Perché se è vero, come diceva Ranke, che lo storico non ha altro compito che di dirci was ist geschehen (ciò che è accaduto), di tenersi ai fatti, è altrettanto vero che quando i fatti consistono nelle azioni degli uomini, queste non possono essere raccontate senza essere giudicate, senza ricevere i predicati di valore, che le definiscono nella loro realtà spirituale, onde non è possibile sapere ciò che è accaduto senza la valutazione dell'accadimento, che è accadimento del mondo morale, e non del mondo naturale. E lo storico solo se giudica come uomo libero può comprendere tutto. Le storie polemiche, senza essere false, sono parziali, unilaterali e incomplete.