In Inghilterra, l'intera comunità accademica teme una vistosa emorragia; un professore di storia medioevale sta già facendo le valigie e spiega: «Guadagnerò il doppio, pagherò meno tasse, potrò finalmente risparmiare» . In Australia, l'ex premier Malcolm Fraser avverte: «Un Paese con una piccola popolazione, come la nostra, non si può permettere la perdita ogni anno di cento o duecento delle sue menti più brillanti, più creative. Vedrebbe dissolversi la sua futura ricchezza» .
Il meccanismo di questa nuova istituzione europea, la cui attività per il cittadino italiano comunque è ancora del tutto accademica, data la posizione del nostro Paese, funziona all'incirca in questo modo. Il singolo individuo, di qualunque nazionalità, compreso l'apolide, il quale ritenga che uno degli Stati citati (quelli che ammettono il ricorso individuale) abbia violato sul territorio sottoposto alla propria giurisdizione i suoi diritti, così come sono descritti nella Convenzione per i Diritti Umani (ratificata da tutti i Paesi del Consiglio di Europa, esclusa la Francia) ha la facoltà di presentare ricorso alla commissione, la cui sede è a Strasburgo, e che è composta di un rappresentante per ciascuno degli Stati membri del Consiglio.