Rimane una compagine formata da giocatori di talento, molti dei quali abulici, a tratti inconcludenti, e che non sanno trovare gli stimoli per battersi con l'indispensabile pericolosità. Pareggiare contro una squadra che ha già perso nove volte ed era timorosa di incorrere in un nuovo, irreparabile ruzzolone, va giudicata impresa di poco conto. Il pareggio acquista un valore particolare per il Verona. Premia il suo coraggio, per avere giocato con grande applicazione, stringendo i denti quando la Lazio pareva intenzionata ad aumentare il ritmo, e trovando la forza di contrattaccare con rabbia soprattutto dopo avere raggiunto il pareggio. Una prova d'orgoglio per i gialloblù in una partita monotona.