BEIRUT - (Ansa) Un comunicato, dettato ieri pomeriggio al telefono da un sedicente portavoce dell'«Organizzazione di Abu Abbas» a Beirut, critica e minaccia il governo italiano per «qualsiasi provvedimento o decisione» presi contro i guerriglieri dell'«Achille Lauro». In ambienti giornalistici e politici della capitale libanese si nutrono dubbi circa l'autenticità delle minacce le quali non collimano, non foss'altro per il tono, con l'atteggiamento delle organizzazioni palestinesi. Il sedicente portavoce, che aveva l'accento palestinese, ha premesso: «Ho un comunicato diretto al governo italiano».
Di una tecnica prodigiosa ci è apparso provvisto soprattutto l'uzbeko Suchrat Abbasov, sia nel tracciare la biografia del grande matematico e filosofo Abu Raichan Beruni vissuto a cavallo dell'anno Mille, sia e ancor più nell'imponente respiro narrativo conferito al suo precedente film del 1968 «Taskent, città del pane» incentrato sull'odissea di un bambino di dieci anni che durante la carestia che colpì il Paese nel 1921 si avventura in un lungo e drammatico viaggio dal suo villaggio di campagna alla lontana capitale alla ricerca del pane per sfamare la famiglia: un'occasione per descrivere, in immagini di drammatica coralità, l'atmosfera di disordine, di incertezze e di tenui speranze del caotico momento postrivoluzionario.