Si dovette perciò, giocoforza, tornare al vecchio decreto, per quanto i tempi ne consigliassero l'annullamento: le critiche dall'estero, alle quali Schmidt è sempre stato sensibile, crebbero a dismisura fino al punto che l'altro giorno Francois Mitterrand, al congresso socialista straordinario di Digione, invitò i socialdemocratici tedeschi, «fraternamente ma fermamente», ad abrogare l'editto liberticida.