Ventotto di questi saranno riservati agli infermieri: l'azienda ospedaliera ha chiesto la disponibilità immediata per 11 «unità abitative», da consegnare entro fine settembre; il resto del «pacchetto» arriverà a fine 2004. «Parliamo di alloggi arredati su espressa richiesta delle Molinette - precisa Marco Buronzo, vice direttore generale Atc -: significa un piccolo onere in più sul canone». A proposito di canone: la formula scelta è quella del «secondo canale» previsto dalla legge 431/98 sulla locazione, presumibilmente esteso ai contratti, ormai scaduti, degli inquilini passati dall'Italgas all'Atc con i loro alloggi. Altro particolare: Atc stipulerà il contratto con l'azienda ospedaliera ( «l'acquirente unico ci garantisce maggiore affidabilità», spiega Buronzo), che a sua volta si regolerà di conseguenza con i «dipendenti-affittuari». La firma tra Atc e Molinette, nella persona del direttore generale Giovanni Monchiero, è attesa per i prossimi giorni. Intanto l'Agenzia sta sondando l'interesse di altre aziende ospedaliere per una formula basata sulla convenienza reciproca.
Tra i grandi complessi che passeranno a metano quest'anno ci sono anche quattro zone abitative Iacp, e due ospedali, il Sacco e quello di Sesto San Giovanni. Per sollecitare la trasformazione degli impianti di riscaldamento gli utenti beneficeranno di agevolazioni tariffarie da concordare con l'Aem.
Questo ruolo ha uno dei suoi esempi più significativi nell'edilizia abitativa, con un dato che fa riflettere: le cooperative abitative rappresentano oltre il 60 per cento del totale. Il movimento è presente poi a livello di produzione e di commercializzazione di una vasta gamma di prodotti, non solo alimentari, di larghissimo consumo.